Il 2019 si è concluso con la presentazione ufficiale della road map europea in materia di green economy. L’obiettivo: divenire il primo continente a impatto zero entro il 2050 – una strategia che nel corso di dieci anni potrà contare su mille miliardi di euro di fondi, suddivisi in finanziamenti pubblici e privati.
Un piano di investimenti verdi che secondo l’economista e premio Nobel Joseph Stiglitz non si limiterà a segnare il prossimo decennio di lotta ai cambiamenti climatici, ma che contribuirà anche all’abbattimento della politica economica basata sull‘austerity, consegnando all’eurozona, e alla sua valuta, un futuro più roseo e sostenibile.
Adottare la green economy significa aderire a un preciso modello di sviluppo economico dove ogni attività può acquisire ulteriore valore grazie all’ottimizzazione delle risorse e allo sfruttamento delle nuove tecnologie – fattori che consentono non solo di abbattere le ricadute sull’ambiente, ma anche di ridurre considerevolmente costi, innescando benefici economici lungo tutta la filiera produttiva.
Un obiettivo perseguito attraverso l’implementazione di fonti energetiche rinnovabili, la riduzione dei consumi tramite interventi sugli involucri degli edifici e l’uso di vettori energetici, lo sviluppo di processi e prodotti rispettosi del modello dell’economia circolare, che punta al recupero e al riutilizzo delle materie prime seconde.
Gli stessi punti di forza individuati dal Piano Nazionale per l’Energia e il Clima, che stabilisce gli obiettivi nazionali fino al 2030 in materia di efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2, estendendo la sua portata fino a coinvolgere la sicurezza e la competitività energetica, l’interconnessione, il mercato unico dell’energia e lo sviluppo di un adeguato modello di mobilità sostenibile.
Un processo in cui le imprese italiane sono chiamate a svolgere un ruolo di primaria importanza, divenendo parte attiva di una strategia politica che, in virtù degli evidenti vantaggi per la collettività e per l’ambiente generati dalla green economy, per sostenere questa imponente operazione di transizione energetica ha istituito un’ampia gamma di incentivi statali e di finanziamenti a fondo perduto.